A chi toccherà e quando arriverà il funesto evento? Dieci storie, dieci modi di morire in balia della sventura, della consapevolezza, del fato, della malattia, dello scherno, del rancore, dell'errore maldestro, della vendetta, della disperazione, della solitudine. Solo in uno dei racconti la morte "dal passato e dal presente" fa da trampolino alla necessaria rinascita. Attraverso un afflato partecipativo all'umano dolore, la scrittura scorre precisa, sincera e l'autore ci consegna dei racconti avvincenti, a tratti ironici e riflessivi.

Livio Rosai vive ad Arese. Ex dirigente industriale, ha ricoperto una importante posizione in una multinazionale tecnologica. Nonostante gli studi scientifici, pubblicando anche recentemente articoli sul "Giornale di Fisica", ha da sempre coltivato la propria cultura umanistica e artistica. Dopo l'esordio nel 2012 con il romanzo giallo Qualcosa non mi convince, ha pubblicato nel 2014 il romanzo La seconda opportunità di amarla, nel 2015 i due romanzi brevi in un unico volume Due storie: un furto d'arte e uno d'amore e nel 2017 il secondo romanzo giallo (sequel del primo del 2012) Uccidete gli autori: quel libro non deve uscire. Tutte le opere sono state edite da Albatros Il filo, di cui quella del 2015 nella collana "Gli speciali".